La via degli artigiani artisti

La via degli artigiani artisti

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Foto di Maria Sannino

Nel centro storico di Napoli, laddove un tempo era l’agorà (poi foro) della città di Neapolis, ha inizio una strada, lunga poche centinaia di metri, che è famosa in tutto il mondo per le botteghe degli artigiani che forgiano delle bellissime opere d’arte in miniatura per formare il cosiddetto “Presepe”. E’ la suggestiva Via San Gregorio Armeno, su cui affacciano piccole botteghe e laboratori dove gli artigiani si dilettano a realizzare statuine, capanne, finte rocce con pastori, cesti di frutta e di pane, mestieranti, giocatori di carte e musicisti. Sono tutti oggetti legati alla simbologia cristiana e rappresentano la scena della vita a Betlemme il giorno della natività di Gesù, quando giunta la notizia della nascita del Redentore, i pastori si recarono, con doni, presso la grotta dove Maria aveva dato alla luce il bimbo, per omaggiarlo.

La maggior parte delle cosiddette “bancarelle” offre oggettini per la realizzazione di un presepe su misura, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Si possono comperare sugheri e legni per realizzare le architetture, forni, pozzi e tanti accessori in legno, ferro e terracotta per abbellire la scena. Tra i negozi si distinguono alcune botteghe per il proprio impegno artistico, poiché in esse si realizzano dei veri e propri capolavori, che hanno un valore economico abbastanza elevato e che vanno ad arricchire collezioni private in tutto il mondo.

L’arte di riprodurre la scena della Natività di Gesù, fu tema molto sentito in particolare nel medioevo, quando già nella pittura si iniziò a ritrarne i principali personaggi. Nel tredicesimo secolo si dice che fosse stato addirittura San Francesco d’Assisi ad aver dato inizio alla tradizione della sacra rappresentazione del villaggio di Betlemme, in piccola scala, all’interno di chiese e monasteri, all’approssimarsi del Natale. Gli artigiani di Napoli si distinsero in modo particolare in questa tipica forma di arte, adattando addirittura la composizione dei presepi all’evolversi della simbologia cristiana che veniva ritratta nei dipinti e nelle varie forme di arte. Così, mentre inizialmente si prediligeva la mangiatoia nella grotta, simbolo delle “tenebre” che possono essere rischiarate solo da Gesù, nel ‘400 si passò a rappresentare una capanna lignea, allegoria della “pazienza” espressa dal legno che si mantiene inalterato nel tempo. Con il diffondersi del calvinismo, durante il sedicesimo secolo, si sentì poi l’esigenza di riscatto sul paganesimo e si passò a rappresentare il luogo della nascita di Gesù nelle vicinanze delle rovine di un tempio pagano, esaltando così il “trionfo” del cristianesimo sul paganesimo. In epoca barocca, in pieno diciassettesimo secolo, il presepe divenne un vero e proprio crocevia delle arti, poiché nella sua realizzazione furono impegnati non solo gli artigiani, che producevano i pezzi più importanti per decorare il presepe, ma anche architetti e scenografi per progettare la scena da realizzare e pittori che dipingevano gli sfondi. E, cosa anche più bizzarra, si ricorreva persino a compositori rinomati che aggiungevano musica adatta al tipo di scenografia. E la musica a San Gregorio Armeno non manca mai, così come i cosiddetti “zampognari” che sono sempre presenti ad allietare il visitatore con le nenie delle caratteristiche zampogne.

Chi volesse partecipare ad una visita guidata del centro storico di Napoli e di via San Gregorio Armeno, può scrivermi direttamente al seguente indirizzo email: belsannino@gmail.com

Buon Natale 2014/2022

© Dr Maria Sannino 2014-2022

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Informazioni su Dr Maria Sannino

Sono una Guida Turistica, Accompagnatore Turistico ed Interprete Turistico abilitata presso la Regione Campania nelle seguenti lingue: Giapponese, Inglese, Italiano, Spagnolo, Francese e Tedesco. Conduco visite guidate nell'intera regione Campania ed insieme possiamo visitare i luoghi più famosi ma anche quelli più reconditi, e andare alla scoperta di una regione che non smette mai di meravigliare chiunque la visiti. Mi piace in modo particolare l'archeologia ma mi appassionano anche l'arte, sacra o profana, le tradizioni, le bellezze naturalistiche e ovviamente tutte le belle storie e leggende di questa splendida terra, nonché i suoi mille misteri.
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