Quando nell’VIII secolo a.C. i Greci decisero di fermarsi in Campania, essi costruirono una vera e propria città, Cuma, su uno sperone roccioso vicino al mare e di fronte all’isola d’Ischia.
L’area intorno a Cuma era una terra fiorente che si trovava proprio lunghe le rotte commerciali greche. I Greci andavano verso le coste toscane per recuperare metalli e al ritorno si fermavano a Cuma ed Ischia per creare prodotti di bronzo.
I Greci dotarono la nuova città di ogni necessità, dal porto ai templi per renderla identica a quelle lasciate nella lontana Grecia.
Dell’area più antica della città greca restano le rovine del Tempio di Giove, di Apollo, di Diana e di Dedalo.
Il muro di cinta della città alta, in grosse pietre, risalente ad età sannitica, è ancora ben conservato.
Un lungo corridoio con aperture laterali scavate nella roccia di tufo, è legato al mito della famosa Sibilla Cumana.
La visita prevede un percorso in salita ed offre una vista spettacolare sull’area flegrea e sulla vicina stupenda isola d’Ischia.
Per raggiungere il Parco Archeologico di Cuma è necessario disporre di un mezzo di trasporto proprio.
Durata: 2 ore