Parco archeologico di Paestum

Nel sesto secolo avanti Cristo i greci sibariti, spostandosi verso nord, decisero di creare un nuovo centro abitato, in prossimità del mare e del fiume Sele, nell’area dell’attuale Cilento, in Campania. Essi trovarono una enorme piattaforma calcarea che si rivelò eccellente per la costruzione di una nuova città. Nasceva così Poseidonia, chiamata in seguito Paestum dai romani, che fu dedicata al dio del mare Poseidone (Nettuno).

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Stanziandosi in quest’area, i greci dapprima costruirono un tempio dedicato ad Hera  verso la foce del fiume Sele (tempio di Hera Argiva) e poi costruirono la città fortificata. Pianificando la città i greci si assicurarono di creare un’area sacra, una pubblica ed un’altra privata secondo i propri canoni. Nel giro di un centinaio di anni essi innalzarono tre templi all’interno del centro abitato. Il tempio più antico fu innalzato verso il 530 a.C. ed è noto come Basilica, un tempio dorico che conserva ancora intatto tutto il suo splendore. Dopo una cinquantina di anni fu costruito anche il cosiddetto tempio di Nettuno, edificato con una pietra che tende al rosa verso il tramonto ed infine, intorno al 510 a.C. fu eretto il cosiddetto tempio di Atena (chiamato anche tempio di Cerere), posto su una leggera pendenza verso nord. Nel centro fu creato l’ampio agorà, cuore pulsante della vita politica e commerciale, e lungo la strada sacra fu eretto l’heroon, un monumento simbolico dedicato al mitico fondatore della città, al cui interno fu ritrovato un corredo di notevole valore.

La città venne cinta di mura lunghe circa 5 chilometri ed aveva quattro accessi. Durante l’età romana Paestum subì profonde trasformazioni. Il foro fu costruito  laddove i greci avevano il loro agorà. Oltre ad un comitium per le assemblee cittadine, nel primo secolo avanti Cristo fu costruito anche un anfiteatro che è stato purtroppo solo in parte riportato alla luce poiché esso oggi è attraversato dalla strada moderna che lo ha diviso in due. La città, ancora visibile nei basamenti, è stata parzialmente scavata ma la sola area riportata alla luce è già sufficiente per comprendere quanto sarà stata florida la vita di Poseidonia/Paestum prima del completo abbandono da parte della popolazione che si rifugiò sui monti vicini in occasione di incursioni nemiche. Paestum fu riscoperta soltanto nel diciottesimo secolo quando il fascino dei suoi templi dorici attirò i più curiosi viaggiatori e il sito archeologico divenne ben presto una delle più gettonate mete del famoso Grand Tour.

Nei pressi dell’antica città vi è il Museo archeologico di Paestum, uno dei più belli dell’area, dove si possono ammirare i resti delle decorazioni dei templi, tantissimi oggetti ritrovati nel centro abitato, tra cui l’eccezionale corredo dell’heroon, una serie di tombe dipinte, che sono dei veri e propri capolavori d’arte antica, ed infine ritrovamenti di epoche ancor più remote.

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