Nelle vicinanze dell’antica Capua, su un altopiano dove in un remoto passato sorgeva il tempio di Diana Tifatina, vi è la meravigliosa basilica di Sant’Angelo in Formis, unico e raro esempio di romanico in Campania.
L’abate Desiderio, uno dei più famosi religiosi del monastero di Montecassino, fece ricostruire questa basilica che esisteva già nel X secolo, riorganizzandola in tre navate terminanti in tre absidi. Le navate sono divise da 14 colonne, alcune di granito e altre di cipollino, decorate con capitelli corinzi che sorreggono degli archi. Il pavimento in parte risale al precedente tempio di Diana ed è datato 74 a.C.
La chiesa è preceduta da un portico a 5 arcate poggiate su colonne di riuso, due in cipollino e due in granito. Al centro del portico vi è un portale di marmo bianco fiancheggiato da colonne in cipollino. Nelle lunette vi è un affresco del XII-XIII secolo.
L’interno è abbellito da un ciclo di affreschi di produzione locale ma di influenza bizantina. Nella navata centrale sono rappresentati i profeti e sopra le arcate si susseguono, su tre diversi ordini, alcune scene tratte dal vangelo.
Sulla controfacciata vi sono cinque ordini orizzontali che rappresentano il giudizio universale. Nell’abside centrale vi è un affresco con Cristo benedicente con l’abate Desiderio. Ai lati della chiesa vi è un campanile che si considera il prototipo dei campanili di molte chiese della Campania.
Dalla terrazza panoramica su cui affaccia la chiesa la vista spazia dalla piana campana e sullo sfondo l’isola di Ischia e a destra i monti Tifata e la imponente mole del vulcano di Roccamonfina.
Durata della visita: 1 ora e 1/2
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© Dr Maria Sannino