Un salto nell’altro emisfero: Mauritius

Mauritius: il paradiso sulla terra

Parte Seconda: Ottobre-Novembre 2022

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Erano davvero tanti anni che cercavo di andare su quest’isola da sogno e sembrava un’aspirazione mai realizzabile. Ma la vita mi ha insegnato che non bisogna mai disperare e che inaspettatamente può arrivare una sorpresa così gradita da sembrare quasi irreale.
Non mi aspettavo infatti di superare il Tropico del Capricorno per andare verso una delle mete più belle che io abbia mai visitato: Mauritius.
L’isola è spettacolare, un mondo in miniatura, tra verdi montagne e bianche spiagge sabbiose che sembrano estendersi all’infinito, dove il mare accarezza coloro che apprezzano le sue acque limpide, dai colori stupendi che vanno dal verde indaco all’azzurro intenso. Le montagne offrono spettacolari viste sull’isola e sull’oceano mentre i sentieri, fiancheggiati da una ricca vegetazione, regalano scorci panoramici stupendi, delle vere e proprie sorprese incredbibili. L’isola dai mille colori è un susseguirsi di ruscelli, di alberi in fiore, di piccole cascate, rocce in una varietà di gradazioni inimmaginabili, gole e sentieri che si perdono nelle foreste.

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Il monte più alto di Mauritius é il Piton che raggiunge un’altezza di 828 metri. Ma il monte più famoso dell’isola invece è il Le Morne-Brabant, uno sperone roccioso, alto non più di 550 metri, che si erge nei pressi della costa sud est. Essendo un monte scosceso, esso è disseminato di grotte dove hanno trovato riparo gli abitanti tentando di sfuggire alla tratta degli schiavi che ha caratterizzato la storia dell’isola per alcuni secoli.

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Le Morne si staglia imperioso, circondato da acque che assumono tonalità di straordinaria bellezza. Dal verde all’azzurro, dal bianco all’indaco e al blu cobalto. Attualmente Le Morne-Brabant è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ed è meta giornaliera di numerosi turisti che sfidano la natura impervia del monte per raggiungere la vetta. Salendo lungo il sentiero ben segnalato e ben tenuto che conduce alla cima, lo sguardo spazia su tutta la zona sudest dell’isola con panorami mozzafiato sulla vallata e sulla spettacolare baia sottostante dove si alternano i colori dell’acqua più bella dell’isola.
Mauritius è uno spettacolo! Vista dall’alto la baia di Le Morne è un mescolarsi di colori delle acque del mare che nascondono sotto di esse un fenomeno eccezionale, difficile da comprendere a occhio nudo: una meravigliosa quanto paurosa cascata sottomarina.

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Mauritius è un’isola comparsa dal nulla a seguito di una eruzione vulcanica. Da molti è ritenuta il paradiso terrestre. Il terreno vulcanico, essendo ricco di minerali, è molto fertile e vi si coltivano canna da zucchero e tantisimi altri prodotti della terra che servono a soddisfare la popolazione locale ed il turismo. La vegetazione è molto ricca, verde e rigogliosa, tipicamente tropicale. Lungo le spiagge sabbiose si può trovare sempre riparo sotto le palme altissime e gli alberi di casuarinas che somigliano a dei pini e si sporgono fino quasi a lambire le onde del mare. Le essenze floreali a Mauritius sono semplicemente stupende, vi si trovano di tanti tipi diversi, ma i colori che predominano sono in genere il rosso e il giallo. L’emblema dell’isola è l’anthurium, il frangipane, che fiorisce tra novembre ed aprile e ha dei fiori stupendi che vanno dal bianco al giallo. Vi si trovano numerose anche le bougainvillea, le orchidee ed i lilla.
Tra gli alberi che crescono rigogliosi a Mauritius vi è il litchi che è coltivato dappertutto nell’isola. Vi sono poi banani, mango e ananas. Nel parco del River Gorge ci sono addirittura alberi millenari di colofonia e alberi di fico di banian.

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L’isola è percorsa da alcuni fiumi che, scavando nelle rocce, hanno dato vita a delle cascate spettacolari che si trovano in tutto il territorio di Mauritius. Alcune tra le più belle sono localizzate nella zona di Tamarin e della Riviera Noir, nell’area sud occidentale. Qui si estende un Parco naturale molto particolare, il Parco Nazionale Black River Gorges della Riviera Noir, dove tra la spettacolare vegetazione si trovano anche le famose cascate di Chamarel, che cadendo da un’altezza di circa 100 metri, sono considerate le più alte di Mauritius. Vi sono poi le cascate di Alexandra, raggiungibili dopo una passeggiata e arrampicata, non molto difficile, tra piccoli corsi d’acqua e sentieri che si inerpicano tra le formazioni rocciose. Le passeggiate offrono anche opportunità di incontrare uccelli, lucertole e soprattutto bellissime farfalle.

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A sud del villaggio di Chamarel si trova il meraviglioso sito delle Sette Terre Colorate. Questo luogo un po’ mistico, non molto ampio, è una creazione naturale dovuta all’erosione che ha creato delle dune naturali, portando in superficie diversi minerali che hanno toni che sfumano dal viola, al rosso, al giallo e a variazioni cromatiche diverse. Qui è possibile ammirare anche vari esemplari di tartaruga gigante.
Vale la pena poi inerpicarsi lungo i sentieri dell’Ebony Forest per ammirare da vicino gli alberi di ebano nero, diospyros tessellaria, che sono stati quasi rasi al suolo dagli Olandesi che hanno invaso l’isola nei secoli scorsi. Delle passerelle sopraelevate consentono di ammirare dall’alto l’ecosistema donando anche delle viste spettacolari sull’isola. Qui si possono ammirare anche uccelli endemici tra cui il pappagallo verde e grossi pipistrelli.

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Mauritius è un’isola multietnica dove convivono culture diverse e a volte anche in contrasto tra di loro. Numerosi sono i templi indiani e sono tanti gli abitanti che praticano riti e celebrano festivals in onore delle divinità. Noi abbiamo avuto la fortuna di partecipare ad un festival Ganesch pooji che celebrava Ganesch. Fu un rituale molto particolare che ebbe luogo sulla spiaggia e tra le vie dell’isola. Tante persone che sembravano fare parte della stessa famiglia, vestite con abiti rossi, erano pronte per la cerimonia. Portavano doni, cibo, candele e fiori e li offrivano alla divinità. Avevano organizzato degli altarini con statue coloratissime e cantavano degli inni sacri. Le donne nei loro sari di vari colori avevano i piedi dipinti di rosso. Alcuni recavano dei tridenti d’oro con fiori gialli e arancio, mentre la banda con tamburi e altri strumenti suonava in strada seguita da una processione a cui si erano uniti numerosi turisti attratti da quella particolare cerimonia.

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Lungo la strada per il nord, nel territorio di Port Louis, la capitale dell’isola, vi è un luogo magico dove sorge un tempio indù, il Kaylasson, dedicato a Shiva. Il Kaylasson (Shri Sockalingum Meenatchee Ammen) è il più antico tempio (kovil) Tamil, costruito dagli indiani madras che arrivarono nell’isola a metà del 1800. Eretto secondo gli schemi delle architetture dravidiane, con struttura piramidale (gopuram) che forma un fior di loto, è molto colorato, e presenta numerose statue di diverse divinità indù su 6 stazioni (livelli) che rappresentano gli organi del corpo umano. Per i fedeli tamil il corpo è esso stesso un tempio sacro e va rispettato come tale, tenendolo puro ed in salute. Il fior di loto ne rappresenta la testa. Circondati da un’aurea di forte spiritualità, il silenzio viene solo interrotto dal suono candido e stupendo dell’animale più sacro per gli indù tamil, il pavone che qui si può ammirare in un recinto dove esso, libero, sfoggia una coda meravigliosa dai colori sgargianti.

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Nella capitale Port Louis, poco lontano dal lungomare Caudan, si può visitare l’antico e variegato mercato coperto diviso in diversi padiglioni per tessuti e cibo. Vi si trovano i prodotti tipici della terra mauriziana, manioca, banane, litchi, melenzane e tantissimi altri frutti esotici, ben sistemati su bancarelle insieme a spezie ed infusi vari che donano profumazioni particolari agli ambenti. A Port Louis si possono ammirare, oltre al caratteristico quartiere cinese, numerose abitazioni in stile coloniale con giardini tropicali. Una caratteristica delle architetture creole che decorano le abitazioni tipiche in legno, sono le mantovane di zinco (lambrequins in francese), dai contorni sagomati, allineate lungo le bordure dei tetti, delle finestre e delle verande come fossero tanti merletti sospesi.

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L’isola di Mauritius è nota soprattutto per le sue spiagge paradisiache protette dalla barriera corallina. Distese di sabbia bianca che circondano tutta l’isola su un totale di 330 chilometri. Numerose sono le lagune dalle acque limpide dove si possono ammirare circa duemila specie di conchiglie diverse.
Tantissime sono le spiagge selvagge e un po’ deserte che si ritrovano soprattutto nell’area orientale dell’isola dove si incontrano anche isolotti che sono delle vere e proprie oasi naturali spettacolari.
Una delle più belle distese sabbiose del Nord dell’Isola verso Grand Baie, è la spiaggia di Trou aux Biches, a nord-ovest, lunga circa 3 chilometri. Caratterizzata da bellissima sabbia bianca, e acque trasparenti azzurro-verdi, la spiaggia è molto frequentata. Bisogna andarci però in bassa stagione per non trovare numerose barche e ombrelloni degli hotel che ostacolano la libera circolazione. A Grand Baie si trova poi la spiaggia Pereybère, lunga circa un chilometro, tra le meno turistiche dell’area.
Nell’area occidentale di Mauritius una delle spiagge più spettacolari e note é Flic a Flac (dall’olandese Fried Landt Flaak = terra vuota e piatta). Una lunga distesa di sabbia bianca, fiancheggiata da una rigogliosa vegetazione di palme ed altri alberi, digrada verso le acque cristalline del mare. Flic a Flac, che è una delle più lunghe, è la spiaggia dove si distendono, verso sud, gli hotel più lussuosi dell’isola che arrivano fino alla baia di Tamarin, una delle più belle dell’isola.
La barriera corallina vicinissima, offre un senso di sicurezza ma invoglia allo stesso tempo ad esplorare i fondali che si trovano dall’altro lato, quando il fragore delle onde si infrange contro di essa. L’acqua del mare assume colorazioni stupende ogni volta che lascia trasparire il cielo.

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Che emozione, che sensazione di pace si trova su quell’isola così lontana sperduta in mezzo all’Oceano Indiano! La sabbia bianchissima con sfumature marroncino chiaro è punteggiata talvolta da piccoli fori dove si nascondono minuscoli granchi bianchi che fanno spesso capolino per immergersi poi di nuovo repentinamente non appena si avvicina qualcuno. Camminare a piedi scalzi su quelle spiagge non ha eguali. Chilometri e chilometri di distese bianche invogliano a lunghe e salutari passeggiate per ammirare uno dei tramonti più spettacolari al mondo.

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Infine, per coronare la visita di questo angolo di paradiso, non poteva mancare una escursione al Casela World of Adventures di Mauritius, dove è possibile incontrare leoni, tigri, zebre, giraffe, antilopi e tantissimi altri animali che sono liberi di circolare in questa riserva africana di 250 ettari che ospita anche circa 1500 uccelli provenienti da tutto il mondo, tra cui il piccione rosa che è endemico. A bordo di mezzi protetti, è possibile avventurarsi in mezzo ai leoni e alle tigri che vivono in branco nella riserva e che sono oramai abituati alle visite umane cosicché si lasciano avvicinare senza grossi problemi, donando un’emozione senza uguali. Ritrovarsi un grosso leone a pochi centimetri di distanza è una sensazione che non si può spiegare a parole. In quel momento ci si sente solo parte privilegiata di una natura armonica nei cui confronti io provo davvero un profondo senso di gratitudine.

© Dr Maria Sannino 2022-2024

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About Dr Maria Sannino

Sono una Guida Turistica, Accompagnatore Turistico ed Interprete Turistico abilitata presso la Regione Campania nelle seguenti lingue: Giapponese, Inglese, Italiano, Spagnolo, Francese e Tedesco. Conduco visite guidate nell'intera regione Campania ed insieme possiamo visitare i luoghi più famosi ma anche quelli più reconditi, e andare alla scoperta di una regione che non smette mai di meravigliare chiunque la visiti. Mi piace in modo particolare l'archeologia ma mi appassionano anche l'arte, sacra o profana, le tradizioni, le bellezze naturalistiche e ovviamente tutte le belle storie e leggende di questa splendida terra, nonché i suoi mille misteri.
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